La creatività leggera

In questi tempi davvero difficili e complicati per tutto quello che accade nel mondo, la creatività, anche accompagnata da una buona dose di leggerezza, aiuta a riconoscerci sempre umani

Museo Arti e Mestieri

MUAM YEA, un incontro tra modernità e tradizione all’insegna dell’arte arricchito da numerosi eventi collaterali

In programma al MUAM un’esposizione di arte contemporanea di giovani artisti emergenti

GUBBIO – Il MUAM di Palazzo Beni apre le porte all’arte contemporanea. È in programma dal 28 ottobre al 1° novembre, con inaugurazione giovedì 27 ottobre alle ore 18.00, MUAM YEA – Yong Emerging Art, una mostra temporanea che raccoglie le opere di giovani ed emergenti artisti del territorio. Le opere sono esposte in tutte le sale del museo e sono installate in modo da integrarsi sia con l’esposizione permanente del MUAM sia con gli ambienti di Palazzo Beni.

In occasione dell’inaugurazione è prevista un’esibizione dei giovani studenti dell’indirizzo musicale della scuola media Mastro Giorgio – Nelli.

Un incontro ed una contaminazione tra la tradizione, l’architettura del palazzo, le decorazioni delle sale, fino agli oggetti esposti, e la modernità delle opere, installate in tutti gli ambienti espositivi. Un percorso su tre piani e su una superficie di circa 700 metri quadrati per scoprire come le diverse forme di arte siano in grado di integrarsi perfettamente tra loro restituendo così un nuovo concetto di estetica e di interpretazione delle forme.

Le opere installate spaziano dalla scultura alla pittura, dall’utilizzo dei nuovi media fino ad installazioni che dialogano direttamente con l’ambiente e lo rendono parte dell’opera stessa. L’integrazione tra l’esposizione e gli ambienti si completa grazie alla musica. In particolare si tratta di sperimentazioni sonore di musica elettronica a cura di Algoritmo che accompagnano il visitatore in tutto il percorso ed evidenziano e arricchiscono quanto esposto, rendendo l’esperienza di visita più immersiva e profonda.

Il fine dell’iniziativa è quello di dare un’occasione ai giovani artisti per esporre le proprie opere in un contenitore di pregio come è il MUAM, oltre che proporre ai visitatori un’esperienza di contaminazione tra diverse forme d’arte che riesca a valorizzare sia le opere esposte che gli spazi in cui sono installate.

MUAM YEA è un’iniziativa realizzata con il patrocinio del Comune di Gubbio e di Informagiovani.

L’evento è anche l’occasione per inaugurare un spazio espositivo rinnovato del MUAM. La sala del piano terra, infatti, è stata completamente ripensata per poter ospitare iniziative di vario genere, come esposizioni temporanee, eventi, letture, incontri. Un modo per poter mettere a disposizione della cittadinanza uno spazio di pregio che porta con se una storia importante per Gubbio.

Durante i cinque giorni di durata di MUAM YEA sono previsti altrettanti eventi collaterali che spaziano dal food al gaming, fino alle performance sonore. Lo scopo di questo programma è quello di aprire le porte del museo a diversi target di pubblico. Nello specifico è stata rivolata particolare attenzione ai giovani e giovanissimi, solitamente meno inclini a frequentare un museo.

Nelle serate del 28 e 29 ottobre, dalle ore 18.00, è in programma HYPEriArt. Un aperitivo diffuso all’interno degli spazi del museo e dislocato tra i diversi piani. Anche questi due appuntamenti saranno accompagnati dalle sperimentazioni sonore di musica elettronica. L’evento è realizzato in collaborazione con Billopoto Loung Bar e con Michele Mosca Selezione.

Il 30 ottobre ed il 1° novembre, alle ore 18.00, sono previste due performance sonore a cura di Algoritmo intitolate “Musica elettronica per i nuovi tempi”. Gli appuntamenti si svolgeranno al secondo piano del museo e saranno realizzati da Massimiliano Pambianco, autore del brano oggetto della performance e della traccia integrata con l’esposizione temporanea.

Durante la giornata del 31 ottobre, invece, va in scena Halloween Escape Museum, un’escape room all’interno del MUAM in cui i partecipanti dovranno cimentarsi con degli enigmi per poter risolvere il mistero ed uscire dal museo. Un’esperienza ludica interattiva capace di stimolare la curiosità e l’abilità dei visitatori. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Creatix.

Infine, durante tutto lo svolgimento dell’evento MUAM YEA, sarà attivato un contest fotografico in collaborazione con Ig_gubbio. Il contest consisterà nel fotografare una delle opere in esposizione presenti al MUAM, dove dovrà essere visibile l’ambiente circostante in cui è stata installata, e postare l’immagine su Instagram con l’hashtag #muamyea. Nei giorni successivi alla fine dell’evento verranno individuate le foto migliori e si determinerà il vincitore del contest a cui andrà un premio.

Per info e prenotazioni

info@muam.it

3930574248

3384584990

Concerto Parco Teatro Romano Gubbio

Alle prime luci di sabato 23 luglio, il Parco del Teatro Romano si trasformerà in un pianeta dalle atmosfere innovative con il nuovo appuntamento dell’ “Estate in Musica”. Un viaggio verso il futuro: Algoritmo e la sua musica elettronica per i nuovi tempi, un’alba all’insegna dell’imprevedibile. Per info e prenotazioni ☎️ +39 377 098 6603 – Viale Teatro Romano, Gubbio, Italy

Pronti!

Pronti per la seconda cottura. Base in argilla bianca già passata al forno a 1050 gradi. Per i segni grafici, utilizzati due soli ossidi colorati: nero e arancio vermiglio. Manca ancora l’immersione nella cristallina lucida (apiombica CLA3)… poi di nuovo forno a 960 gradi.

TimeLand

La suggestione dell’arte contemporanea per provare, ancora una volta, a sondare l’inestricabile rapporto tra uomo e natura. Una relazione fondata sulla dicotomia creazione-distruzione che affonda le sue radici fino agli albori dell’umanità e che ha contribuito a plasmare il paesaggio per come oggi lo conosciamo. È questo l’oggetto della mostra “Timeland, il divenire del paesaggio”, curata da Mara Predicatori, presso la Temporary gallery “Fabrizio Millesi Atelier” in corso Garibaldi 24 a Gubbio che resterà aperta da sabato 4 dicembre 2021 fino a domenica 9 gennaio 2022 (dalle 16 alle 20). Saranno i lavori visuali di Roberto Ghezzi e Antonio Massarutto, con le sperimentazioni sonore di Massimiliano Pambianco, a indurre il pubblico a riflettere e interrogarsi su questo legame antico tra esseri umani e ambiente.

Qui di seguito l’installazione sonora presente alla mostra.

IMPERFEZIONI

Lavorando al tornio gli ultimi vasi e decorandoli, avevo in mente CODICI A BARRE pieni di informazioni (dati). Questi sono asimmetrici e imperfetti, seguendo così l’idea del brillante scienziato Telmo Pievani. Egli descrive l’evoluzione della vita sul nostro pianeta frutto di continui tentativi che producono strutture affascinanti ma IMPERFETTE. Non solo la perfezione non esiste, ma è grazie all’imperfezione che siamo qui! (per dettagli leggete il bellissimo libro di Pievani “Imperfezione – una storia naturale”)

ANCHE EINSTEIN SBAGLIAVA (MOLTO)

Leggendo un bel libro di Carlo Rovelli, ho appreso che Einstein, il più grande scienziato del ‘900, più e più volte ha commesso errori scientifici non trascurabili. Prendeva delle vere e proprie cantonate. Cambiava spesso idea su questioni oggetto dei suoi studi, senza preoccuparsi minimamente di apparire contraddittorio.

Conclude Rovelli: “Per capire il mondo bisogna avere il coraggio di provare idee, non avere paura di sbagliare, continuamente riadattarle, per farle funzionare al meglio.Einstein che sbaglia più di tutti e Einstein che capisce più di chiunque altro la natura, sono aspetti complementari e necessari della stessa profonda intelligenza: l’audacia del pensiero, il coraggio di rischiare, il non fidarsi delle idee ricevute, neanche delle proprie.

Avere il coraggio di sbagliare, avere il coraggio di cambiare idea, non una volta ma ripetutamente, per poter trovare. Per poter arrivare a capire.

L’importante non è aver ragione, è arrivare a capire”.

LISSITZKY

Ok. Di righe ne abbiamo viste tante. Rosse e nere poi. Eppure questi elementi così riconoscibili conservano sempre il loro fascino, fanno tornare alla memoria le straordinarie esperienze delle avanguardie del primo novecento. Periodo ricco di incursioni, sperimentazioni, dove tutte le possibilità del mondo apparivano a portata di mano.

NUOVI ALFABETI 2

Gli autori di film di fantascienza si imbattono, a volte, nella necessità di costruire nuovi linguaggi e nuovi alfabeti per dare maggiore realismo alle creature aliene. Mi viene in mente il linguaggio Klingon della serie Star Trek. E’ un gioco che incuriosisce e aiuta a comprendere. il linguaggio nella specie homo sapiens non è solo comunicazione tra esseri: per dare senso ad ogni aspetto della nostra esperienza, per certi versi alla nostra stessa vita, ci si affida a questi codici. Incredibile!

RIPETIZIONE E CAMBIAMENTO

Da adolescente ho acquistato un libro, che ancora conservo, del musicista Brian Eno dal titolo “Strategie Oblique”. Una delle considerazioni che ricordo distintamente riguardo gli schemi da lui utilizzati per comporre musica è “la ripetizione è una forma di cambiamento”. Per chi ama la musica elettronica l’affermazione non dovrebbe più di tanto sorprendere.

Ho provato ad applicare questo pattern alla mia esperienza di frequentatore dei mondi “ceramici”. Il processo creativo sembrerebbe iniziare a fare la sua comparsa quando hai ripetuto una cosa 10, 100, 1.000 volte. Il cervello evidentemente (qui mi faccio aiutare da alcune letture) funziona così: più ripeti un gesto, più quel gesto diventa familiare e arrivi a possederlo, minore è l’energia che il cervello impiega per compierlo via via ogni volta e maggiore è il livello di creatività che a quel punto puoi esprimere. Quindi, ricapitoliamo. Più una cosa è ripetitiva, più diventa la base per aprire possibilità creative. Interessante? Più replichiamo, più siamo ortodossi nella ripetizione costante e maggiore potrebbe rivelarsi lo scostamento da quella stessa ortodossia.

O no?